fdsfsfdsfsfsfsf

Dal 2003 l’Associazione culturale Quasar propone nell’Arcipelago di La Maddalena un appuntamento annuale di approfondimento sul lavoro d’attore. Dedica questo evento a Gian Maria Volonté, una figura speciale della storia del cinema e cittadino onorario del Comune di La Maddalena.

La valigia dell’attore coinvolge diverse generazioni di interpreti della migliore produzione artistica italiana e internazionale, per proporsi come terreno d’incontro sull’arte della recitazione nelle sue diverse forme espressive.

Sul piano culturale occupa un posto inedito nel panorama dei festival: affrontando memoria, contemporaneità e futuro. Partendo dall’omaggio al lavoro di Volonté e a quello dei protagonisti del cinema del passato, per rivolgersi alle nuove generazioni di attori, attrici e autori, completando il percorso attraverso un’attività formativa rivolta a studenti che stanno affrontando i primi studi di recitazione.

Le proiezioni dei film proposti sono precedute e seguite da incontri di presentazione e di approfondimento del percorso artistico degli invitati. Attraverso la visione di un montaggio di sequenze selezionate dalle opere da loro interpretate o dirette, gli ospiti vengono interrogati e sollecitati a raccontare le loro esperienze dai critici cinematografici Boris Sollazzo, Fabio Ferzetti, Enrico Magrelli e dal Professor Fabrizio Deriu; offrendo al pubblico uno sguardo inedito e profondo sul lavoro d’attore.

Negli anni, la manifestazione diretta e organizzata da Giovanna Gravina Volonté e da Fabio Canu, è stata valorizzata da due importanti attività complementari:  il Premio Gian Maria Volonté all’eccellenza artistica e il Valigialab (laboratorio gratuito di alta formazione sulle tecniche di recitazione) e ha portato all’attenzione del pubblico le testimonianze di tanti significativi protagonisti dello spettacolo, della cultura e della critica.

Premio Gian Maria Volonté all’eccellenza artistica – Istituito da Felice Laudadio – prima al Festival di Taormina poi a quello di Bari –  è approdato a La Maddalena nel 2011 ed è stato consegnato dal circuito di festival Le isole del cinema a: Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Valerio Mastandrea, Elio Germano, Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Michele Riondino, Isabella Ragonese, Ennio Fantastichini, Pierfrancesco Favino, Donatella Finocchiaro, Alba Rorhwacher, Renato Carpentieri.

ValigiaLab – Laboratorio annuale gratuito di alta formazione sulle tecniche di recitazione, rivolto agli studenti e alle studentesse delle principali scuole di cinema e di teatro italiane. Ideato nel 2010 dal Professore Ferruccio Marotti, è stato realizzato dall’Associazione Quasar in collaborazione con il Centro Teatro Ateneo de La Sapienza Università di Roma fino al 2014 e dal 2013 con la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté. Condotto negli anni da: Toni Servillo, Paolo Rossi, Pierfrancesco Favino, Sonia Bergamasco, Elio Germano, Fabrizio Gifuni, Michele Riondino, Carlo Cecchi, Daniele Luchetti, Isabella Ragonese, Renato Carpentieri, sempre con la collaborazione del Prof. Fabrizio Deriu.

Cosi stando le cose, o almeno per il mio tipo di esperienza, io continuo ad avere una grande curiosità, perchè ancora guardo una nuvola, guardo il mare, mi piacerebbe poter raccontare il vento. Ma è difficile.

                              Gian Maria Volonté (1991)

Perché in quest’isola felice si coltiva il bene della memoria guardando al futuro. Memoria visiva e storica, cinematografica e politica. Perché Volonté era arte e impegno proprio come questa manifestazione.
Boris Sollazzo

Anno dopo anno, affinando sempre più il tiro, la valigia dell’attore ha mostrato come i nostri migliori interpreti riflettano sul proprio lavoro, offrendo spunti interessanti per approfondire il mistero di uno dei mestieri più antichi e affascinanti della storia dell’umanità”.
Ferruccio Marotti

Gian Maria aveva scoperto l’Arcipelago grazie alla sua passione per il mare e la vela e ai racconti del suo amico Franco Solinas. I primi anni mi portava in barca a girare per queste isole; poi nel tempo, lui, mia madre Carla, io e mio figlio Riccardo e tanti altri amici, abbiamo condiviso qui diversi periodi delle nostre esistenze. […] tanti fili che partono, arrivano, ritornano; affetti, idee e professionalità che si intrecciano in questo luogo di inenarrabile bellezza. Con la speranza che si possa preservare per chi ancora non lo conosce”.
Giovanna Gravina Volonté